Aumentano i consumi dei prodotti bio in Asia

Aumentano i consumi dei prodotti bio in Asia. Solo buone notizie per quanto riguarda l’export del prodotto italiano, associato sempre più a cibo salutare e di qualità.

Nel terzo trimestre del 2020 i distretti agroalimentari italiani hanno realizzato nel complesso oltre 5 miliardi di euro di vendite all’estero, con una crescita del +2,3% rispetto allo stesso periodo del 2019. Secondo un report di Intesa Sanpaolo, è “una cifra record per le esportazioni distrettuali agro-alimentari italiane, che mai avevano superato i 5 miliardi nel trimestre estivo”. Il maggior contributo alla crescita arriva dalla filiera della pasta e dolci, il cui successo sui mercati internazionali non accenna ad arrestarsi: +4,1% nel terzo trimestre, che, sommato ai forti progressi dei mesi precedenti, porta il bilancio dei primi nove mesi dell’anno a sfiorare i dieci punti percentuali (+9,9% tendenziale).

L’Asia è sempre più protagonista come importatore di Made in Italy.

Per esempio il Giappone ha recentemente inserito l’olio extravergine toscano igp nella lista dei prodotti protetti, mentre la Cina punta sempre di più sul prodotto biologico
Con un valore di 8 miliardi di euro la Cina rappresenta il quarto mercato al mondo per consumo di prodotti biologici, con l’8% sul totale delle vendite globali di prodotti bio. Sebbene rappresenti ancora una nicchia di mercato (in Cina circa l’1,2% della spesa alimentare era a marchio bio nel 2019), il trend del biologico è in forte ascesa dal 2013 (+233% le vendite fino al 2018).

Il Covid-19 ha rappresentato un fattore di accelerazione del consumatore per benessere, attenzione alla salute e ruolo del cibo per la sua salvaguardia. Fattori che hanno impresso un importante effetto-traino per i prodotti biologici.

L’Italia è al primo posto tra i Paesi che producono i prodotti di maggiore qualità secondo il consumatore cinese, sia relativamente ai prodotti alimentari in generale (il 17% indica “Italia” quando pensa ad un Paese produttore di eccellenze del F&B) sia per quelli a marchio bio (18%). Il 19% dei consumatori cinesi dichiara di aver acquistato almeno una volta nell’ultimo anno alimentari o bevande Made in Italy a marchio bio.

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